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Vittoriano

In fondo a piazza Venezia, addossato al colle capitolino, inquadrato da ampie zone di verde ai lati, si erge il monumento a Vittorio Emanuele II, detto il Vittoriano, opera dell'architetto G. Sacconi. Esso fu iniziato nel 1885 per celebrare la raggiunta unità nazionale, quindi inaugurato nel 1911.
Il calcare di Botticino (Brescia) usato per la costruzione, di un bianco freddo e abbagliante, non è in armonia con la tinta calda e dorata del travertino, la pietra dominante a Roma; né l'ispirazione classica del monumento riesce ad armonizzarsi con l'adiacente complesso archeologico dei Fori.

Vittoriano: la scalinata e il Milite Ignoto


Il tema architettonico centrale è dato da un'ampia scalea che, tra due esedre arboree, sale al ripiano dell'altare della Patria e si divide poi in due rampe che, girando dietro l'altare, convergono verso la statua del re, si riuniscono alle spalle di questa e si aprono nuovamente per sboccare su un vasto ripiano, dominato dall'emiciclo del portico che corona l'edificio.
Alla base del monumento, ai lati della scalea, la fontana del Tirreno (a destra) e la fontana dell'Adriatico (a sinistra). Sopra queste, grandi gruppi di statue allegoriche. Davanti alla fontana dell'Adriatico sono i resti della tomba di C. Publicio Bibulo del I secolo a.C., caposaldo topografico della città antica, perché si sa con certezza che sorgeva all'inizio della via Flaminia. Salendo la scalea, a destra e a sinistra s'incontrano due leoni alati e due Vittorie sui rostri, alla base di antenne portabandiera. Sul primo ripiano, è posto l'Altare della Patria, maestosa e armoniosa composizione architettonica e scultorea, con la solenne e arcaizzante statua di Roma al centro, verso cui convergono i possenti altorilievi dei cortei trionfali del Lavoro (a sinistra) e dell'Amor patrio (a destra), tutte opere dello scultore A. Zauelli. Al piede della statua di Roma fu collocata nel 1921 la tomba del Milite Ignoto, con la salma di un soldato sconosciuto, caduto nella guerra del 1915-18. Ai lati, due rampe dl scale salgono alla coppia di grandi porte bronzee del Museo del Risorgimento, riccamente decorate e sormontate da statue allegoriche. Più in alto, nel mezzo, la statua equestre di Vittorio Emanuele II, di E. Chiaradia, alta e lunga 12 m., in bronzo dorato; intorno al basamento sono statue delle città d'Italia piu illustri nella storia.

Vittoriano: vista dal basso


Sul grande ripiano più in alto vi sono otto basi con simboli e iscrizioni e un masso del Monte Grappa; sulla parete è inciso il bollettino della Vittoria del 4 novembre 1918. Sovrasta il portico, composto di 16 colonne (alte m 15), che sorreggono il forte architrave, ornato di aquile e festoni di quercia; sopra, un fregio di teste di leone; sopra ancora, le statue delle regioni d'Italia, alte 6 m. Alle estremità del portico si aprono i due propilei, composti ciascuno di 8 colonne e 12 semicolonne. Sono preceduti dalle scalinate e ornati esternamente da statue e altorilievi; nell'interno, 4 grandi lunette allegoriche sono decorate a mosaico.

E' possibile passare nel PORTICO (lungo 72 m), calpestando un pavimento di marmo policromo; il soffitto è costruito a lacunari di bronzo; la parete è ornata, in basso, da un fregio di armi, mentre in alto compare una fascia di mosaici; sopra i propilei, inoltre, troneggiano due quadrighe di bronzo. Dal portico si gode un magnifico panorama di Roma e portandosi nel propileo di destra, da presso e da sinistra, si vedono l'Aracoeli e il Campidoglio; poi, la via del Teatro del Marcello, sulla cui destra sono la cupola della Sinagoga, S. Marla in Campitelli, il bizzarro campaniletto di S. Caterina dei Funari e il belvedere del palazzo Mattei. Sullo sfondo compare il quartiere di Monteverde Nuovo; sui fianco del Gianicolo, la facciata di S. Pietro in Montorio e la fontana dell'Acqua Paola: più in alto, il monumento di Garibaldi, poi il Faro, la cupoletta dell'ex Specola vaticana, il nuovo palazzo del Collegio di Propaganda Fide, la cupola di S. Pietro e i palazzi Vaticani; più a destra, sul fondo, Monte Mario e, più vicino, le cupole di S. Carlo ai Catinari, di S. Andrea della Valle, e della Chiesa Nuova, la parte superiore di palazzo Farnese e, dietro palazzo Venezia, la cupola del Gesù, alla cui sinistra Castel S. Angelo, e, a destra, la cupola schiacciata del Pantheon e la mole del palazzo di Giustizia. Portandosi a metà del portico: sotto, piazza Venezia e, al centro, il rettifilo di via del Corso, che lascia a sinistra la chiesa di S. Ignazio, la torretta di Montecltorio e la cupola di S. Carlo al Corso, e a destra gli 83 Apostoli, i due campanili della Trinità dei Monti e la zona verde del Pincio e di Via Borghese.
Dal propileo di sinistra si vedono: in basso le due chiese a cupola del Foro Traiano, la colonna Traiana e il complesso dei Fori Imperiali; più vicino, a destra della grande via dei Fori Imperiali, il Foro di Cesare. Più a sinistra, tra i Fori Imperiali e il verde del Pincio, la villa Medici, i palazzi
del Quirinale, e via Nazionale che sale alle Terme di Diocleziano, lasciando a destra la torre delle Milizie, la facciata dei Ss. Domenico e Sisto, la villa Aldobrandini, la Banca d'Italia, il palazzo del Viminale, le due cupole e il campanile di S. Maria Maggiore; più lontano, a destra, il palazzo del Laterano, con obelisco, statue e i campanili di S. Giovanni in Laterano; avvicinandoci, si vedono ancora il Colosseo, la Basilica di Massenzio, il campanile e la facciata di S. Maria Nuova, l'arco di Tito, la chiesa di S. Luca; e, più a destra, le rovine del Foro Romano sulo sfondo del Palatino, il fianco del palazzo Senatorio e l'abside dell'Ara Coeli.
Nell'interno del Vittoriano hanno sede l'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, l'Archivio del Risorgimento e l'Istituto per la Storia Moderna contemporanea. La Biblioteca del Risorgimento comprende decine di migliaia tra volumi, stampe, opuscoli e periodici, oltre ad autografi, bandi, ritratti, ecc.

Lungo il fianco del Vittoriano, in un angolo, troviamo i resti di una casa a insula romana a quattro piani, con facciata ad areate e finestre, ai cui piedi sta una cappella, con un affresco della Pietà, ovvero quanto resta della chiesetta medioevale di S. Biagio del Mercato. Si giunge quindi in piazza d'Aracoeli che, con gli sventramenti richiesti dalla sistemazione del Vittoriano, ha perduto il raccolto carattere di un tempo. Al centro è posta una fontana del 1589, su disegno di Giacomo Della Porta; si tovano quindi il barocco palazzo Massimo di Rignano, ora Colonna (bello il portale); e il palazzo Malatesta, del Rinascimento. Siamo qui ai piedi del Campidoglio.


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Arco di Costantino
Arco di Settimio Severo
Arco di Tito
Arco di Tito (nel Foro Romano)
Basilica Giulia
Campidoglio
Casa delle Vestali
Circo Massimo
Collegio Romano
Colonna Aureliana
Colonna di Foca
Colonna Traianea
Colosseo
Colosseo Quadrato
Curia nel Foro Romano
Fontana del Gianicolo
Fontana del Tritone
Fontana della Barcaccia
Fontana delle Api
Fontana delle Naiadi
Foro Romano
Galleria Doria Pamphilj
Obelisco Agonale
Pantheon
Piazza Colonna
Piazza del Popolo
Piazzale Flaminio
Ponte Milvio
Porta Asinaria
Porta Maggiore
S. Maria Antiqua
San Giovanni in Laterano
San Lorenzo in Lucina
San Paolo fuori le Mura
San Pietro
Sant'Ignazio da Lojola
Santa Francesca Romana
Santa Maria del Popolo
Santa Maria in Lata
Santa Maria in Trastevere
SS Carlo e Ambrogio
Ss. Luca e Martina
Tempio dei Dioscuri
Tempio di Nettuno
Tempio di Saturno
Terme di Caracalla
Via del Corso
Villa Borghese
Vittoriano
via Appia

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