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Ammalarsi fa bene

La Gazzetta, Novembre e Dicembre 2000

Ebbene sì, carissimi, star male induce alla scrittura, alla riflessione, a calme pause in Schifanoja... e, infine, alla stesura della gazzetta che mi illude di parlarvi e di intrattenervi. Ci sono nuove? Oh, beh, ci sarebbero, ma al momento me ne sono dimenticato, immerso nel mio delirio multimediale che mi strapazzerebbe l'intera esistenza se non avessi qualcosa di più utile da fare nella maggior parte del tempo.

Sto guardando "Velvet Goldmine", un film probabilmente poco noto, barocco, eccessivo, dandy, anticonformista e a tratti magico e, sempre e comunque, dotato di una perfetta colonna sonora. Meriterebbe anche attenzione piena, ma nel frattempo leggo di Alessandro Magno e del suo Bucefalo, e provo invidia per i fannulloni che possono gozzovigliare di bei film, bei libri e bella musica e quindi anch'io m'ingozzo finché posso. Siamo comunque ad un punto della pellicola in cui si presagisce un dramma senza ritorno, e visto che è domenica e si approssima il lunedì, nell'ottica sessantottina che mi sta larvando i canali sinaptici, anche la mia fine.
Finché la razionalità sta fuori della porta, vorrei consigliare a tutti il film "Il Segreto dell'Isola di Roan", che dubito abbia mai visto un botteghino in Italia, come pure "In search of Bobby Fisher", di parecchi anni fa.
Del DVD non parlerò più per la semplice ragione che è diventato a pieno titolo un media di consumo; con la fine del 2000 abbiamo a listino un primo giro di titoli d'autore che escono regolarmente insieme alla spazzatura di prima visione e sono passati i (pur vicini) tempi in cui comprare un DVD ti faceva assomigliare ad uno strano adoratore di supporti senza futuro ("Guarda Chicco, quel tipo è un nerd" -dicevano le mamme ai bambini). D'ora in poi, solo di titoli vi parlerò, sperando di trovare sempre più l'introvabile.

Ho una coda di tre libri da leggere, ho abbandonato il precedente perché stava diventando noioso, oltre a darmi il costante dubbio di essere stato "lavorato male": perché lo stile di scrittura della protagonista non cambia mai anche se gli anni del diario passano? In altri termini, non sarà un diario redatto tutto insieme? Boh!
Allora: cercherò di finire "Il mio paese e il mondo" di Sacharov, per poi passare a Borges ("L'aleph") come mi suggerisce PAIP, e per finire toccherà a "La fisica di Star Trek".

So che questi vaneggianti excursus nel mondo delle arti non sono quanto vi aspettate dalla gazzetta, ma l'unico vantaggio di scrivere gratis è questo: lo scrittore, e non il lettore, ha il coltello dalla parte del manico.
Mi dispiace più che altro per i due unici lettori dei quali conosco per certa l'affezione: pietà, perdonatemi, m'impegnerò!
Devo anche confessarvi che sono un po' deluso: speravo veramente di poter ricevere qualche contributo per pubblicare insieme i vostri e i miei ridicoli, patetici pensieri, come facemmo qualche anno fa con la sfortunata testata "Obtorto Collo". La maggior parte di voi non sa nemmeno di cosa stia parlando... basterà sottolineare che era una rivista dal carattere vario, letta con enorme interesse da amici e parenti e prontamente cestinata da chiunque altro (ovvero, da chi non avesse il dovere morale di non offenderci).

Che dire di novembre e dicembre? Mauro direbbe "bah", e avrebbe ragione. Per tutto novembre è continuata l'estenuante maratona con le deadline al lavoro; dal venti dicembre mi sono rilassato un po' ed ora sta per scoppiare un nuovo caos. Finalmente ho capito perché si chiamano "deadline": i progetti non finiscono mai con una data precisa, ma in genere, in quella data, muore il responsabile per esaurimento. In questo caso, il sottoscritto.

Delle vacanze di Natale meglio non parlare, i luttuosi ricordi fanno sempre male. "Vacanze", poi... ma in che senso?

Eventi da narrare: giusto ieri ho visto il Maurondi e la sua famigliola; ho cercato invano di far ridere la bimba e di prenderla in braccio. Mi ha spiaccicato le manine sul viso e ho chiaramente letto i suoi pensieri: "ringrazia il cielo che sono solo manine. Ma un giorno avrò un bazooka..."
E` sempre bello farsi apprezzare da quei piccoli esseri indifesi.
Nel frattempo Mauro, incazzato nero per sue ragioni, con in testa un berretto identico a quello di Jack Nicholson in certi film poco tranquilli e con l'espressione che il medesimo aveva in "Shining", ha acceso la sega circolare e mi ha detto: "vieni ad aiutarmi". "No" -ho pensato-, "preferirei sapere prima quale sia esattamente la mia parte nel cast".
Per fortuna si trattava solo di costruire un cancelletto.
Ho visitato una stupenda valle vicino Roma, per la prima volta, e la cosa mi ha reso assai pimpante. Davvero uno spettacolo: vi ci porterò, ammesso che che sia in grado di ritrovare la strada...

Si è laureata Paula, e dato che la classe non è acqua, mi sono presentato alla festa senza regalo, e mi sono portato via cinque succulente videocassette con titoli di grande rispetto: "Creepshow", "Quando comincia lo notte", "Freaked", "Braindead" e soprattutto...
TUM TUM TUM TUM TU TU TU TU TU TU TU TUM TUM TUM (rullo di tamburi)...
"Il ritorno di Godzilla" e "Godzilla contro i supermostri".
Sommo gaudio! Vi aspetto tutti per una serata all'insegna dei peggiori effetti speciali della storia... quando sarà.

Il grazie del mese è quindi per Fabio, noto al pubblico come cantante dei "Prophilax" e membro della band "S. Rita Sakkascia" per le preziose VHS.

Un bacione dall'oltretomba

            vostro Ubi


N.B.: comunicazione di servizio
  Faccio presente a tutti che ricordare sia il nome del sito che della e-mail di Ubi dovrebbe essere finalmente semplice: www.rustichelli.net il primo e la seconda.

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