Ritorno a Lefkada

Agosto 2010: Lefkada

Giacché sono già stato a Lefkada (questa è la terza volta), mi limiterò davvero a un breve resoconto. Peraltro, comincio a chiedermi: vale la pena di continuare a scrivere nel mare magnum di Internet?

Il viaggio inizia con il tragitto da Roma a Bari. Da segnalare il breve bagno subito a sud di Molfetta: spiaggia sporchissima, meglio evitare! Suggerisco di partire per la Grecia dal porto di Bari e non da Brindisi perché quei chilometri in più da fare con la macchina pesano, meglio salire prima sul traghetto... tanto la notte la si passa in nave.

Segue l'arrivo in mattinata a Igoumenitza e il rapido trasferimento a Lefkada (si raggiunge attraverso un tunnel che passa sotto la sottile striscia d'acqua che la separa dalla terraferma, quindi non serve salire su un altro traghetto). In realtà, ci concediamo anche un bagno a Lygia, vicina a Parga.
Il resto della prima giornata, ahimé, lo passiamo a cercare una sistemazione presso la bella Agios Nikitas: che pessima idea andare in alta stagione! Alla fine, tiriamo su la tenda nel camping Kathisma* (devo dirlo: il personale non brilla...) e prenoto tutto il possibile per prenotare per i giorni seguenti.
* un simpatico lettore di nome Paolo B. mi ha scritto per avere informazioni e mi ha cortesemente inviato informazioni che avevo dimenticato (cito): È un buon campeggio, NON sul mare: con 20 minuti a piedi si può arrivare al paesino più vicino, dove c'è una bella spiaggia (2 minuti in macchina). In macchina, in 5 minuti si arriva ad una spiaggia ancora più grande e migliore -ma solo in macchina, perché a piedi si tratta di superare una montagna intera, ricca di tornanti... Il campeggio è carino, molto tranquillo e iper-attrezzato con piscina, fornelli a disposizione dei campeggiatori, tavoli, piccolo bar che cucina anche piatti tipici a richiesta. Personale gentile, parla anche in italiano. Prezzo molto conveniente.

Il giorno successivo facciamo il bagno ad Agios Nikitas, il ridente paesello che s'illumina di notte di molti colori grazie agli splendidi ristorantini che si affacciano sulla strada principale (a pensarci bene, è l'unica strada: gli altri sono viottoli): non perdiamo l'occasione di cenare qui, come pure per un altro paio di sere. Dormiano una notte in uno "studio" (ovvero una sorta di stanza un po' più grande del normale e dotata di cucinotto).

Altro giorno, altro bagno: lo facciamo a Gialos. Qualche anno fa credevo di averlo fatto qui, in realtà sono ora quasi sicuro che si trattasse di Egremni, forse un po' più bella.
La notte, invece, la passiamo a Xhortata, in alto, con una bella vista sul verde dell'isola e i gestori della taverna/alberghetto non eccelsi.

Le successive quattro notti, invece, sono a "Green Villa", ancora vicino ad Agios Nikitas, gestita da una signora molto gentile che parla bene l'inglese. Devo dire che qualche anno fa abbiamo trovato un maggior numero di "gestori" attenti e simpatici; quest'anno, per quanto la cortesia non faccia difetto ai greci, quel pizzico di cura in più non è stato facile da trovare. Un elogio per la signora di Green Villa!
Per la cronaca, il prezzo medio per una stanza (da tre persone) è di 70 euro.

Facciamo il bagno in Vassiliki, sul lato "destro" (guardando il mare) della cittadina... un po' deludente, con l'acqua invasa da surfisti. Noto però una cartolina con una foto dall'alto che mi suggerisce di tentare il giorno dopo, dal lato opposto (superando il porticciolo locale): sarà una buona idea, perché troveremo diverse specie di pesci e molluschi che non vedremo altrove.

Tocca quindi alla spiaggia di Kathisma, che è un po' sporca per gli standard dell'Ellade, tuttavia la vista è bella e l'acqua non tradisce. La sabbia bianca abbaglia e le rocce danno quel tocco pittoresco da cartolina; passeremo allora a Kavalikefta (non ne sono sicurissimo: ci sono tre località molto vicine).

Il 24 agosto cambiamo l'oggetto della vacanza e passiamo un giorno di shopping tra Lefkada (città) e Nidri, secondo centro abitato per dimensioni, inoltre ci trasferiamo sul lato est dell'isola, che non avevamo mai visto. Sapevo che il mare non è allo stesso livello, tuttavia a guastarlo davvero è l'eccessivo passaggio di barche a motore. Davvero un peccato, perché ci sono parecchie isolette che potrebbero essere raggiunte a nuoto (500-800 metri non sono un problema per chi è abituato a nuotare). Ci delude tutta la costa nei pressi di Lefkada, come pure Dessini -troppo gasolio in mare, maltenuta la spiaggia)-, quindi ci spostiamo fino a Poros: tutta un'altra musica!

In ogni caso, questo lato dell'isola ha una caratteristica: alloggiare costa meno (50 euro a notte in media, sempre in tre persone), mangiare di più, mah!
A questo proposito, la palma d'oro per la cena quest'anno va alla "FAMILY TAVERN TRATA", a Nidri, di Achilleas Papadimitrou: non aspettatevi più della solita, onesta e buona cucina greca, ma qui le porzioni sono migliori e c'è qualche piatto in più. Segnalo, in particolare, il calamaro ripieno, che è anche nell'ottima grigliata mista (di mare, ovviamente). Altro consiglio: in genere, se volete una bistecca, chiedete di non cuocerla troppo: in tutta Lefkada hanno il vizio di esagerare fino a renderla una suola di cuoio!

Visitiamo finalmente un luogo "diverso"; soprattutto in alta stagione, però, da ragiungere al mattino: la cascatella di Nidri, che crea un paio di pozze dove fare il bagno nell'acqua dolce all'interno di una gola che mantiene l'aria fresca. Da non mancare...

Siamo ormai di ritorno e passiamo una notte tra Lefkada e Igoumenitza, nel campeggio a Plataria, peraltro dotato di una piscina da 20 metri immersa nel verde delle colline che nessuno usa -tranne noi-, meglio così. Facciamo un bagno a Loutsa e la sera lasciamo la Grecia, ancora una volta.

Ed ora, qualche immagine (evitando le banali marine...):

il paese di Agios Nikitas