Simbolo della Corsica Luglio 2006, in Corsica! Simbolo della Corsica ribaltato

L'avventura in Corsica inizia sotto il migliore degli auspici... durante il viaggio in auto fino a Livorno il cielo si oscura lasciando il sole dietro una coltre protettiva. Prosecuzione al fresco, dunque, fino al traghetto che va da Livorno a Bastia.
La traversata dura circa quattro ore e mezza, con un buon libro il tempo vola...

Giorno 1: Bastia - Nonze (Nonza)

Avevamo letto di Nonza che è "il paese più bello dell'isola". In realtà, non abbiamo visto molti paesi, ma questo è decisamente carino tuttavia niente di eccezionale. Siamo arrivati tardi e stanchi a sufficienza da farci abbindolare dalla prima affittuaria di chambre d'hote ("camera dell'ospite") che per 80 euro ci ha rifilato una camera carina in un posto scomodissimo da raggiungere, ma soprattutto da lasciare: non essendo servito da strade ma solo dai vicoli, la mattina successiva abbiamo dovuto procedere a piedi, in salita, per gli scalini del paese -valigie alla mano, sic.
Riusciamo a mangiare in un ristorante che stava chiudendo... niente di speciale neanche questo.

Nonze, paesello arroccato sopra il mare
Nonze, paesello arroccato sopra il mare


Giorno 2: Nonze - Saint Florent

A quanto pare, ci mancano le forze di salire per vedere il fantastico panorama che ci aspetta dalla torre di Nonze, ed evitiamo di dare un'occhiata all'altro lato del paese, quello che a precipizio sulla spiaggia. Si procede per Saint Florent, non disdegnando un bagnetto lungo il percorso. La nostra destinazione è una località tipicamente turistica, con un ridente porticciolo costellato di negozietti spolpa-turisti.
Alloggiamo presso "Baraka Villa", dove vive una gentilissima signora. Consiglio vivamente questa sistemazione: camera grande, comoda veranda, grande libertà. Si trova sulla strada che segue il mare a nord dell'abitato.

La mattina procede per negozi, il pomeriggio facciamo un bagno presso "Baraka Villa", dove il mare è bellino. La spiaggia è di ciottoli, a tratti di sabbia.

campagna nei pressi di Saint Florent
campagna nei pressi di Saint Florent


Giorno 3: Saint Florent - Plage de Lodo (Spiaggia di Lodo o di Lodu)

Nel porto di Saint Florent c'è "Popeye", che traghetta i passeggeri alla spiaggia di Lodo, una delle celeberrime spiagge del Desert des Agriates. Facciamo la fila pazientemente per arrivare poco dopo l'esaurimento dei posti per le 11:30, slittiamo alle 13:00. La spiaggia è di sabbia fine e bianca, molto bella, anche se non al livello di quelle incredibili a Lefkada (la greca Leucade). La plage de Lodo ha alle spalle uno specchio d'acqua dolce intorno al quale può capitare di vedere qualche mucca; bello dal punto di vista scenico ma l'acqua è stagnante, quindi abbiamo rinunciato a bagnarci sotto la sua piatta superficie.
La plage de Lodo è raggiunta da qualche imbarcazione di troppo ma entro limiti sopportabili, almeno a luglio. Ad agosto temo che non sia così...

Giorno 4: Saint Florent - Ïle Rousse - Algajola

Procediamo per Ïle Rousse, cittadina con l'immancabile porto e dall'aspetto molto più civilizzato di ogni altro centro visto finora (a parte Bastia). Il nome ("Isola Rossa") deriva da una formazione rocciosa sul mare di colore spiccatamente rossiccio, sulla cui propaggine svetta un faro. Il trenino che parte dalla piazza principale (quando ci sono almeno quattro passeggeri) consente di fare un giro fino al suddetto faro risparmiando sudaticcie scarpinate sotto il sole.
Il mare sotto le rocce rosse è davvero bello, nonostante la vicinanza al porto e merita un'esplorazione, ma per oggi proseguiamo il giro passando per Pigna e per Corbara. La prima località specialmente è nota per il grande numero di artigiani che vi tengono proprio studio. Pigna è particolarmente anche per il piccolo auditorium, in cui si tengono spessissimo concerti.
Note ai naviganti: il parcheggio subito fuori del paese costa 2 euro per 24 ore.
Alloggiamo all'Hotel Esquinade, particolarmente economico ed accogliente. Superconsigliato!!!

Ile Rousse
Ile Rousse


Giorno 5: in cui scopriamo la bellezza di Algajola e la fragilità delle nostre misere membra

All'alba, mi aggiro per il paesello di Algajola, che si rivela, per quanto piccolo, davvero bellino, con le mura e fortificate e gli scogli sul mare che si fondono in un tutt'uno; i risorantini non pretenziosi ma curati sulla piazzette completano il quadro. Superconsigliata!

Ecco che l'allegra famigliola si sposta all'Ile Rousse per la famosa immersione... Rullo di tamburi... Fondale limpido...
Ecco SuperUbi che indiuca un buffo pesce, lungo ma non grande, scuro con le macchioline gialle... Ecco che il pesce si scatena mordicchiando il dito indice... ecco che d'istinto SuperUbi ritira il braccio a scatto e STAC!... ANCORA LA LUSSAZIONE ALLA SPALLA!!! OLEH! Ecco che il superbo SuperUbi si trascina fuori dall'acqua con il braccio messo per aria, di traverso, e che viene prontamento trasportato dall'adorabile mogliettina al pronto soccorso più vicino... a trenta chilometri!!!
Tuttavia, SuperUbi questa volta vuole fare veramente il super e dopo un'ora (dal risveglio, 'nnaggia, lo hanno addormentato di nuovo a tradimento, per ridurre la lussazione) è già in acqua con il braccio che segue passivamente i moti della corrente. Il nostro eroe non ha nessuna intenzione di guastare la vacanza alla famiglia... Così, altro giretto subacqueo all'isola rossa, mentre il Gattaccio lancia improperi in tutte le lingue note. Più o meno suonano così: "Incoscente, cretino, smettila di fare il bambino..."
Ottima cena ad Algajola, dove scopriamo le eccellenti "mules a la provençale" (cozze alla provenzale) ed anche che la pizza, i corsi, la sanno fare eccome!

SuperUbi mezzo rotto
SuperUbi bloccato dal destino


Giorno 6: una pausa di riflessione

Sembra impossibile che la sfortuna colga ancora, così l'allegra combriccola si lancia in una nuova avventura e, la mattina, raggiunge a nuoto uno scoglio isolato, SuperUbi può nuotare solamente a stile "ranocchia intontita" oppure a stile libero con un braccio solo... Ebbene, saliamo in qualche modo sullo scoglio... due chiacchiere, un aperitivo (scherzo, ovviamente), ed ecco che una serie di onde improvvise e violente sbatte gli altri provocando a tutti una bella quantità di graffi. Le prime onde sono più piccole, il bello deve ancora venire: mentre faccio cenno, dall'alto della mia posizione più elevata, di allontanarsi a razzo dallo scoglio, vengo investito da una serie di ceffoni Il braccio è ancora imbracato, lo libero solamente per fare il bagno, ovviamente non posso guidare io -questo mi è davvero impossibile. Anche il resto della truppa sembra stanco, così ci concediamo una giornata più tranquilla, a base di shopping a Calvi.
Proseguiamo lungo la costa fino a incontrare uno sterrato che scende verso il mare. Secondo la mappa, siamo più o meno alla baia di Crovanie (Baie de Crovanie). Il percorso è relativamente agevole e vicino alla spiaggia troviamo un baretto arrangiato. Ci sono pochissime persone e il mare è molto bello. La spiaggia è di ciottoli piuttosto grandi, non molto comoda, forse anche per questo rimane spopolata. Consigliata!
Raggiungiamo un campeggio nella zona chiamata "Argentella", a 13km da Galeria. Ci assopiamo in fretta, distrutti dalla fatica. Ci consola il fatto che al ristorantino del campeggio si mangia davvero bene.

Giorno 7: Galeria e la valle del Fangu

Galeria è un paesello scarsamente attraente, tuttavia si trova alla foce del fiume Fangu, che qui consente la crescita di una florida vegetazione.
Ci si trova quindi con il mare da una parte e la riserva dall'altra. Beh, dimenticate il mare che, al di là delle apparenze, è decisamente inquinato e fate un bagnetto nelle acque dolci del fiume, poi, magari, prendete in affitto una canoa e fate un giro lungo il percorso previsto: troverete tartarughe, ranocchie e qualche bell'uccello lacustre. Anche camminare nell'oasi può riservare belle sorprese, ma il meglio deve ancora venire: risalendo con l'automobile la valle del Fangu, in direzione Monsu, ci si imbatte in parcheggi improvvisati per allegri turisti e locali che fanno il bagno tra cascatelle, pozze e piscinette. Il paesaggio è spettacolare e il bagno piacevolissimo. Dieci e lode!
Ritorniamo al campeggio, stanchi e felici.

oasi alla foce del fiume Fangu
oasi alla foce del fiume Fangu
affitto canoe alla foce del fiume Fangu
affitto delle canoe alla foce del fiume Fangu


Giorno 8: ancora il Fangu e la Girolata

La valle del Fangu ci è piaciuta tanto che ci torniamo in mattinata, per poi dirigere verso Porto. Facciamo un infelice bagno in una spiaggia adiacente alla famosissima Girolata: dovrebbe essere il "paradiso dei sub" ma abbiamo la netta impressione che come altre attrattive sia molto sopravvalutata, più che altro per via della quantità di panfili, navi, barche e gommoni che gironzolano da queste parti. Più che un luogo di sogno, sembra un parcheggio per natanti... Il mare è pieno di gasolio e di meduse piccolissime e insidiose, che tra l'altro sono anche a pelo dell'acqua, quindi difficilissime da individuare. Raggiungiamo porto e ci stabiliamo in un albergo piccolo, accogliente e particolare: "Le Colombo". La sistemazione è la più cara tra quelle incontrate (euro 101 a notte per tre) ma, a pensarci bene, non è davvero un prezzo eccessivo se paragonato a quello che si trova in Italia. In ogni caso, vi sono molte alternative economiche a Porto, soprattutto avvicinandosi al porto.

il Fiume Fangu e le sue rocce rosse
il Fiume Fangu e le sue rocce rosse


Giorno 9: Porto e Port de Castagna

Shopping a Porto e poi una breve escursione fuori del paesello: poco più in là si incontra un cartello con scritto "Port de Castagna". Poiché siamo alla ricerca di un facile bagno, un poco lontano dai numerosi natanti, seguiamo l'indicazione per vedere dove conduce e restiamo piacevolmente sorpresi: ci troviamo di fronte a una banchina dalla quale si vede il paese; una bella roccia consente di tuffarsi e una sola barca -un piccolo peschereccio-, che rimane praticamente ormeggiata per l'intera giornata, non ci dà alcun fastidio.
Probabilmente, anzi certamente, più in là c'è di meglio, ma noi siamo un po' stanchi del mare e questo angoletto ci soddisfa.

Port de Castagna
Port de Castagna
paesaggio e mare lungo la strada per Porto
paesaggio e mare lungo la strada per Porto


Giorno 10: La foresta d'Aïtone

Ci lanciamo verso il centro della Corsica, passando per Evisa e in direzione Calacuccia, nostra ultima meta per oggi.
Evisa merita qualche scatto, è un delizioso paesello montano; verso la valle si direbbe che ci sia un bel tratto di foresta da visitare ma noi tiriamo dritti dopo esserci dissetati con l'acqua di montagna della fontana.
Non passa molto che sulla strada compaiono i percorsi "ufficiali" per attraversare la splendida foresta di Aïtone (forêt d'Aïtone), di castagni e faggi. Noi ne abbiamo scelto uno, che peraltro, percorso per intero, ci avrebbe riportato a Evisa, e in alcuni tratti si è rivelato meravigliosamente bello, ovvero dove offre una vista spettacolare su una valle.
Nella foresta si trovano a gustare lunghe pennichelle i maiali selvativi; ce ne sono molti ed è davvero difficile non incontrarne qualcuno. Sono diffidenti ma non certo spaventati, e poi basta dar loro qualcosa da mangiare che fanno subito amicizia...
Proseguendo, abbiamo passato il Col de Verghiu, in cui la rete stradale tocca la quota più alta: il luogo ha tutto l'aspetto di una stazione sciistica. Da questo punto, si vede chiaramente come il resto del percorso sarà in discesa: la valle rivela in lontananza un grande lago artificiale, che dobbiamo raggiungere per sera.
Ho l'impressione che anche qui ci siano splendide passaggiate da fare, ma gli altri passeggeri sono stanchi e abbandoniamo. Consultate bene le vostre guide: ho l'impressione che da qui sia possibile raggiungere in brevissimo tempo dei laghetti montani e paesaggi notevoli.
Raggiungiamo "Poppaghia". SuperUbi qui ne combina un'altra delle sue: per la prima volta, vede un "parco avventura". Gli luccicano gli occhi e si lancia nell'impresa... Poiché questo è un diario di viaggio e non un diario personale, vi dirò solamente due cose: primo, è un'esperienza divertentissima, da non perdere; secondo: sembra molto, molto, molto più facile dal basso, ovvero agli spettatori, di quanto sia in realtà. Vi troverete a mettere ganci in posizioni scomodissime a 15 metri d'altezza con una piattaforma minuscola sotto i piedi e qualche volta, probabilmente, vi aggrapperete all'albero pregandolo di rimanere lì dov'è. Geniale idea, con il braccio semisfasciato!!!
Ma senza dubbio, da non perdere!!!

parco avventura a Poppaghia
parco avventura a Poppaghia

Raggiungiamo Calacuccia e troviamo posto in un "bungalow", in realtà una casa prefabbricata piuttosto grande palesemente pensata per le vacanze invernali. Molto accogliente, enorme per noi, ci è stata assegnata dall'Hotel de Touriste che si trova nel paesello: non fa parte del camping adiacente.
A sera, facciamo un bagnetto alla confluenza tra il Viro e il Golo, si accede ad essa da un ponte che precede di poco Calacuccia (sempre venendo da Porto). Non è al livello del Fangu, ma se non fosse troppo tardi varrebbe sicuramente la pena di risalire uno dei due torrenti, il paesaggio è molto interessante.

Giorno 10: Corte, in cui la sfortuna si abbatte funesta su di noi!

Con la bellezza della Corsica centrale negli occhi, decidiamo di visitare Corte, il capoluogo della "regione". Piacevole cittadina, è l'unica finora ad essere servita da una specie di superstrada (ne incontreremo un'altra durante il ritorno verso Bastia). Visitiamo con tutta calma il museo, poi diamo un'occhiata alla cittadella fortificata e ci nutriamo abbondemente in un ristorante immediatamente adiacente all'ingresso.
Due piazzette celebrano gli eroi del luogo, completiamo così il giro turistico classico.
In realtà, siamo più che preoccupati per lo stato della macchina, che emette già dal giorno prima orribili gemiti e sembra avere qualcosa di seriamente rotto. Ovviamente, tutto questo non poteva accader eche di domenica, sulle montagne, e nel giorno precedente il rientro. Aaaagh!

Giorno 11: l'eroico rientro di BB

La Cinquecento continua a strillare il proprio disappunto ma ci riporta coraggiosamente a Bastia. Il viaggio è agevole e la strada ottima... Una certa quantità di traffico ci aspetta a Bastia e possiamo immaginare che ad agosto può costituire un serio problema; in ogni caso, compriamo svariate specialità locali che mi sento di consigliare:
  • marmellate di fichi (con e senza noci)
  • figatellu e altri ottimi salumi
  • marmellata di castagne (altro prodotto locale; sono molti i castagni che si vedono nelle foreste)

Acquistiamo anche un po' di vino della zona di Patrimonio, la più rinomata, ma la mia ignoranza enologica mi impedisce di formulare un giudizio.
BB ci riporta a Roma, gli ultimi 200 chilometri li dobbiamo fare in terza. Sic. La diagnosi sarà: "cambio distrutto", anzi "completamente fuso", ma l'eroica vettura ha dato il meglio di sé!

Falsi miti e autentiche verità

  • Alloggiare in Corsica è costoso. FALSO. Per quanto riguarda qualsiasi tipo di sistemazione, è certamente cara rispetto alla Grecia, per esempio... ma niente a che vedere con l'Italia, che negli ultimi anni risulta tra le peggiori mete!
  • Mangiare in Corsica è costoso. VERO e FALSO. Se volete mangiare poco, lo è. Idem, se cercate di mangiare sfruttando i costosissimi supermercati, non otterrete i risultati sperati. Viceversa, se vi interessano i ristoranti e i pasti abbondanti, andando sugli ottimi menu turistici potrete saziarvi davvero spendendo decisamente meno del previsto. I menu "abbondanti" vanno dai 14 ai 20 euro circa. Se siete in due, è una buona idea quella di prendere un menu turistico e un secondo
  • Le strade della Corsica sono terribili. FALSO. Le strade italiane sono ottime, quindi il nostro giudizio è sbilanciato dall'abitudine a un ottimo manto stradale; tuttavia, chi ha viaggiato per i diversi paesi del Mediterraneo, converrà sul fatto che ci sono molti paesi nei quali le cose vanno assai peggio. Le strade di montagna sono sì strette, ma in genere percorribili e curate quanto consentito dalle zone in cui si trovano
  • I salumi della Corsica sono ottimi. VERISSIMO!!! Merito, indubbio, dell'utilizzo del maiale selvatico.
  • Il mare della Corsica è stupendo. FALSO per quanto riguarda la parte che ho visto. Se è vero che ci sono spiagge molto belle, qualcuna anche "stupenda", a parer mio in generale il mare dell'isola non può competere con quello di molte zone della Grecia. Pare che la zona "peggiore" sia ad est, mentre la parte migliore sia il sud del versante occidentale, con l'area nord-ovest, quella che abbiamo attrversato, sia una via di mezzo. Ne riparleremo dopo una seconda verifica...
  • L'interno montagnoso della Corsica è molto bello. VERISSIMO!
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vostro affezionatissimo Ubi