Le pieghe nello spazio di Calido

già pubblicato sulla testata giornalistica Faro di Roma

Sobborghi ("New suburbs"), cuori disgiunti e smembrati di resistenze ai margini, si stagliano in conglomerati di bui sentieri. Punteggiati di unità troneggianti dalle ristrette vedute, tra di essi serpeggiano accese vie di artefatta comunicazione, ove la rameosa e abbagliante schiavitù delle tecnologie divide l'inerzia dalla ruvidezza della vita ascetica, da Calido magnificamente incarnata nella iuta, materiale di burriana memoria, povero eppur resiliente. Il globo è scisso, impenetrabilmente, tra un fecondo pauperismo e l'ombroso, intermittente luccichio di eccitate sporgenze.

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"New suburbs", tecnica mista su tela, iuta, rame e luci, d.160 cm, 2022

Città satelliti, queste, giammai egemoniche, bolle concentriche dalle quali rifuggire per non soccombere alle angherie, quelle centripete umiliazioni che condannano l'uomo alle sabbie mobili di una parvenza di vita. Viene questi trascinato negli ingordi, assordanti cunicoli.

Le polveri si introflettono in flutti avversi, penetrano nell'impaginato superficiale per scandagliare l'altrove al di là del fenomenico offuscamento.

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"C. Oasis", tecnica mista su tela estroflesso, cornice in tessuto concava, 150×150 cm, 2022

E in una nuova florida scoperta, un sentiero pavimentato dalle rosse nuance, grave di grondanti fatiche cremisi, concede l'encomiabile salvezza. È dato accedervi unicamente col furore di una profonda meditazione, un atto della coscienza.

Nella lancinante pugna degli atavici nero e bianco, si condensa la chiara lucentezza dello Yang che innalza l'energia terrena dello Ying verso i lidi della trascendenza. Sovrasensibile è l'aderenza tra le due sfere, che si svincolano dall'uniforme e uniformante bidimensionalità per concedersi allo stante, foriere di munifiche ambasciate.

Si delinea all'orizzonte l'eclissi delle credenze, impermeabili gabbie; con esse, tramonta qualsivoglia percezione degli accadimenti, quel caduco prostrarsi all'esperienza empirica.

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"Cross eclipse", tecnica mista su tela estroflessa e luci, cornice in tessuto concava, 107×88 cm, 2022

Accade la polarizzazione magnetica delle sinapsi in orientamenti oppositivi, la materia e l'intangibile germogliano in un campo //Infinito// di forze respingenti, esplose dal fenomenico e accolte al loro ingresso dall'essenza intimistica, mai dòmita.

Le testimonianze di Calido si donano in tal guisa alla vibrante vigoria dell'aere la quale, elemento sensibile nondimeno noumeno, accoglie le sonorità e le cristallizza in quell'ascolto "acusmatico" alla Pierre Schaeffer, la cui fonte si confonde in un'orchestrazione tattile dalle ondivaghe movenze imbevute del viaggio anemestico.
Accade l'assurgere di una novella sicurtà, cullante e al contempo inspiegabile, circolo di puro candore sovrumano su di un limbo dal marino e celeste manto. Perfetta geometria nella quale il flusso di pensieri ruggisce senza trasmutare in ruggine, incessante moto di ritrovata gioventù. Profonde, la vacua clessidra, l'infinitezza esistenziale, elargizione non priva di un fascino misterico.

Infinito di Calido, tecnica mista su tela estroflessa, 149×99 cm, 2023

"Infinito", tecnica mista su tela estroflessa, 149×99 cm, 2023

 

Giulia Rustichelli

Informazioni utili
"Pieghe nello spazio" a cura di Carmen D'Antonino e Carlo Ciccarelli

Vernissage 15 giugno 2023 ore 18:00
Apertura: dal 15 giugno fino al 27 luglio 2023

Ulisse Gallery Contemporary Art
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"Calido", nome d'arte di Claudio Migliarino - Instagram: miclartdesign