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Egitto: crociera sul Nilo
PARTE II - LA NUBIA


Ragione e storia

Tuttora si dibatte, in Egitto, sugli effetti della costruzione della diga di Assuan. Indubbiamente, ha portato stabilità per i coltivatori, garantendo ogni anno il raccolto e mettendo il paese in condizione di crescere, di dimenticare la siccità e di aumentare drammaticamente la percentuale di suolo coltivabile e abitabile.
D'altra parte, non esiste più l'inondazione che porta il limo; la guida conferma: il sapore dei prodotti della terra non è più lo stesso. Anche il clima ne risulta alterato, in bene e in male. L'ecosistema è cambiato -in peggio- e una quantità di templi importantissimi è finita sotto l'acqua. Piano piano, li porteranno fuori tutti... ma mi chiedo: e le pitture?
Aggiungerei: visto come vivono gli egiziani del Cairo (vedi la prima parte) e dintorni, valeva la pena di consentirne l'esplosione demografica?! Mah...

il tempio di Edfu, sotto un cielo di cirri
il tempio di Edfu sotto un cielo di cirri:
senza la diga e l'umidità prodotta nell'aria, ci sarebbero nuvole, qui?



I templi sul lago

Il lago nato con la diga (gigantesco, sembra un mare) un effetto positivo l'ha prodotto: i templi che gli archeologi hanno portato fuori dall'acqua (o quelli già erano abbastanza in alto) hanno ora una cornice bellissima attorno a sé. Non so dire come si sarebbero presentati in mezzo a una distesa di pietre e sabbia, come le piramidi a Giza, ma sicuramente l'effetto attuale risulta molto scenografico.

tempio di Philae
il tempio di Philae, su un'isola circondata dall'acqua sollevata dalla diga di Assuan



Visitiamo anche il tempio di Kom Ombo e, graditissimo fuori programma suggerito dalla guida, quello di Edfu (vedi foto precedente).

La crociera sul Nilo

Il Nilo è davvero un corso d'acqua affascinante. Circondato a tratti da terra fertile, in altri momenti dal deserto, ricco di vita e di colori che cambiano a seconda dell'ora del giorno, regala -con la crociera- tra i panorami più belli di quelli che ho conosciuto.

barche a vela sul Nilo
Barche a vela sul Nilo


Si potrebbe stare sulla nave un mese, a leggere e dipingere e a godere del sole caldo che scalda la pelle perfino a dicembre; purtroppo i tempi frenetici del viaggio non lo consentono. Qualche altra immagine, tra le molte, darà un'idea del panorama:

un pescatore lungo il Nilo
Un pescatore lungo il Nilo


tramonto lungo gli argini del Nilo
tramonto lungo gli argini del Nilo


una casa lungo il Nilo
Una casa lungo il Nilo


sul Nilo, di notte
Sul Nilo, di notte



La nave sul Nilo

Le navi che trasportano i turisti sul Nilo si somigliano un po' tutte; anche quelle nuove vantano uno splendido aspetto vagamente "retro" sul modello di quella che ospitò l'ispettore Poirot nel film "Assassinio sul Nilo" (è la più vecchia e funziona tuttora: la si vede ogni tanto ormeggiata come le altre). All'interno trionfano tappeti e moquette, passamanerie in ottone e colonne austere nella forma ma vagamente pacchiane nei colori.

la sala centrale della nave 'Stephanie'
La sala centrale della nave 'Stephanie'


Dimenticavo di dire che abbiamo passato il Capodanno sulla nave... Quale luogo migliore di questo? Peccato che fossimo già abbastanza privati dai trasferimenti.. credo che quest'immagine dica tutto (notare la cravatta, la mia preferita!):

Umberto Rustichelli aka Ubi a Capodanno
Umberto Rustichelli aka Ubi a Capodanno



Arti, mestieri, soprattutto "commercio"

Quanto i prezzi delle merci siano gonfiati nel nostro ricco mondo occidentale, lo si comprende in Egitto, dove, per i nostri standard, la maggior parte dei prodotti "te li tirano dietro" (dopo estenuanti trattative, s'intende). E dire che i prezzi sono già superiori a quelli che, per esempio, si trovano in Thailandia.
Se dobbiamo giudicare dall'insistenza con cui i turisti sono assaliti dai venditori ambulanti, il commercio con i visitatori sembra essere l'unica fonte di guadagno in molti luoghi dell'Egitto.

i venditori lanciano tessuti e abiti sulla nave
Alla chiusa per superare la diga di Assuan, i venditori ambulanti lanciano sulla nave
tessuti e prodotti simili, sperando di ricevere indietro del denaro. La maggior parte
dei turisti lanciano indietro la merce, ogni tanto qualcosa cade in acqua


artigiani dell'alabastro a Luxor
artigiani dell'alabastro a Luxor


A detta della nostra guida, non esiste in tutto l'Egitto, in vendita, una statuetta in pietra dura in vendita per i turisti; esistono due sole eccezioni: i lavori in alabastro e quelli in pietra saponaria, usata come sostituto per via della sua notevole somiglianza con il primo (ovviamente il suo valore è di molto inferiore).
Nell'area di Luxor esistono numerosi laboratori artigianali nei quali si lavora l'alabastro; ovviamente ogni giro turistico è in qualche modo legato alla visita di uno di questi negozi. L'esperienza è interessante, si ottiene una chiara idea di cosa si puņ ottenere lavorando l'alabastro a mano e di quali risultati, invece, ci troviamo davanti quando sono impiegati dei macchinari.
La qualità della lavorazione in questi posticini è piuttosto bassa, ma almeno si ha la certezza di comprare un autentico prodotto artigianale.

In Egitto è fiorente la produzione di cuoio, di datteri e altri prodotti primari; l'idea che mi sono fatto, per quel che ho potuto vedere, è che manca quasi del tutto una lavorazione di tipo industriale -forse con l'eccezione della filatura di tessuti; probabilmente questa mancanza si riflette sulla povertà della nazione e sulla sperequazione sociale fortissima.
Beh, detto questo, possiamo passare alla terza ed ultima pagina del diario di viaggio...


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