🖉 LA LETTURA - 4 - i libri che ho letto nel 2022, 2023 e 2024 (lavori in corso!)

Note:





giudizio libro: BUONO
Il cambiamento possibile. Comprendere e guidare il cambiamento nella società contemporanea

Letizia Ciancio

saggio, letto a gennaio 2022
Dopo il brillante "Essere padre, essere madre", della stessa autrice, ho voluto affrontare il secondo volume di quella che, nelle sue intenzioni, dovrebbe costituire una trilogia (non so dire se il terzo scritto sia in gestazione).
Per quanto interessante, questo nuovo lavoro sembra correre nei meandri di molti argomenti chiarendo molto bene alcuni punti ma accennando troppo, per ragioni di spazio, ad altri, pur fornendo una certa quantità di riferimenti importanti.
Insomma, un libro ben fatto ma a volta poco bilanciato, che potrebbe non centrare il bersaglio: troppo poco per uno specialista, che probabilmente già conosce gli autori citati, e troppo (e troppo accennato) per un lettore "di passaggio" nel genere quale io sono.
Mi sento di consigliarlo, però, a chi patisce un momento di sbandamento e dubbio: Letizia saprà indicargli una valida prospettiva per riflettere sulla propria condizioni e su come affrontare un possibile... cambiamento!
giudizio libro: BUONO
L'anno della lepre

Arto Paasilinna

racconto lungo, letto tra gennaio e febbraio 2022
Il tema centrale di questo lavoro si intuisce e si apprezza facilmente, il testo scorre che è una bellezza.
Apprezzo il fatto che Arto Paasilinna non consideri questo e altri suoi libri dei romanzi bensì novelle, del romanzo non hanno il più ampio respiro.
Detto questo, si toccano concetti di una certa importanza con leggerezza, forse troppa leggerezza, per quanto spietatamente ironica. È un elogio alla libert` e all'anima dell'uomo che riscopre le sue autentiche origini, opposte alle dolci costrizioni della vita moderna e alle sue superflue sovrastrutture.
Dicono che ci sia molta Finlandia, mi fido ciecamente. Da leggere ma non necessariamente.
giudizio libro: BUONO
Puzzle

Franck Thilliez

thriller, letto a gennaio 2023
Se amate i thriller e le atmosfere paranoiche, probabilmente questo libro fa per voi.
Dico "probabilmente" perché non conosco il genere, se non per aver letto, tanti anni fa, "IT", di Stephen King, che per me rimane un capolavoro assoluto e che non ascriverei banalmente al solo genere thriller o horror.
Tornando a Puzzle: ben scritto, in uno stile semplice, inevitabilmente pensato per una fruizione veloce dai ritmi serrati, si fa divorare.
Nel suo genere, soffre di un problema: il lettore sospetterà qualcosa abbastanza presto e intorno ai due terzi del testo si arriva a capire dove la storia andrà a parare; ciononostante, la spinta ad arrivare fino in fondo non si esaurisce.
giudizio libro: INSUFFICIENTE
Buchi bianchi

Carlo Rovelli

saggio, letto tra febbraio e marzo del 2023
L'astronomia e l'astrofisica sono le mie prime passioni scientifiche da bambino. Oggi diremmo "da nerd", e probabilmente anche questo termine è stato superato dalle nuove generazioni. A suo tempo, questa mia inclinazione venne nutrita, tra gli altri, dallo splendido volumetto "I mostri del cielo" di Paolo Maffei.
È quindi un po' sgradevole per me dare un giudizio negativo di un saggio che tratta un argomento tanto caro e che, peraltro, lo approccia in maniera azzeccata e squisitamente divulgativa nell'approccio generale.
Tuttavia, considerato che l'aspetto letterario è fondante in queste mie paginette web, non posso non notare una buona dose di ripetizioni: troppi concetti vengono proposti, identici, qua e là, come se alla felice intuizione di scrivere questo breve testo fosse seguita una frettolosa stesura.
Un altro neo non di poco conto sta nel fatto che, mentre le idee più semplici vengono esposte con una certa generosità, proprio quelle più ostiche, che per loro natura richiederebbero una trattazione più dolce per i non iniziati, e sarebbe bastata qualche riga in più, sono gestite con una maggiore velocità, tanto che alcuni di questi punti ostici restano male assimilati se non poco chiari.
Sic.
giudizio libro: OTTIMO!
Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte

Mark Haddon

narrativa, letto a marzo-aprile 2023
Voglio sbilanciarmi... è appena aprile ma questo sarà il libro più bello che ho letto nel 2023 e uno dei migliori che mi sia capitato in assoluto. Non serve scrivere un volume di mille pagine per ottenere un bel lavoro.
Tanto dovrebbe bastare, non vorrei scrivere nulla che possa guastarvi la lettura, ma un minimo di commento ci vuole.
Il protagonista potrà essere un ragazzo particolare, è indubbio essendo egli afflitto dal morbo di Asperger, ma l'autore, nella prefazione, specifica che in fondo questo libro riguarda tutti noi, è un po' su tutti noi. Leggendo si capisce a fondo il senso di questa affermazione, attraverso la forte empatia che si stabilisce tra il lettore e la figura del ragazzo.
Approfondirò alcuni punti per capire quanto verosimili sono alcune descrizioni; in effetti mi aspetto una ricerca ben fatta dell'autore, ma seppure vi fosse qualche sbavatura in nessun caso può venire meno la qualità artistica di freschezza e originalità di questo breve romanzo -o racconto lungo?
Basta, non voglio dire altro, fidatevi. A voi il testimone!
giudizio libro: BUONO
Perry Mason e le zampe di velluto

Erle S. Gardner

"legal thriller" (giallo giudiziario), letto nell'aprile del 2023
Nell'introduzione leggo che l'avvocato Perry Mason è proprio il nome che ha inaugurato il giallo giudiziario, in particolare con questa prima vicenda, sebbene il personaggio -con tutto il suo bagaglio di antipatia- sia stato carpito da un altro autore, fatto alquanto insolito.
Quando ho visto il volumetto non ho potuto resistere, così da proseguire il mio volo panoramico sui maestri del genere già decollato con "Qui, 87° distretto" e "La strana morte del signor Benson" (protagonista: Philo Vance), oltre all'immancabile "Uno studio in rosso" col celeberrimo Sherlock.
Tra tutti, questo mi è piaciuto un po' meno.
Per carità, si legge e si fa leggere rapidamente, lo svolgimento e il finale sono ben architettati, quindi va benissimo come lettura estiva e in generale per prendere contatto con questo tipo di lettura (tanto successo non può essere immeritato), tuttavia trovo il ritmo eccessivo, le descrizioni esageratamente ridotte, il livello dell'intuito dell'avvocato Mason quasi fantascientifico; in generale, poi, i vari individui che si alternano sulla scena altri non sono che vili o cinici mentitori smascherati via via a suon di ricatti, minacce e sotterfugi, mentre gli indizi sono davvero pochi e troppo generici.
Insomma, questo primo Perry Mason rappresenta il piacevole sviluppo di una felice intuizione ma non posso giudicarlo più che BUONO; probabilmente sono più affascinanti gli adattamenti cinematografici e televisivi o forse anche i successivi episodi delle vicende del "feroce" legale.
giudizio libro: BUONO
Patrimony

Philip Roth

autobiografico, letto in lingua originale (inglese)
Di Philip Roth avevo già letto, molti anni fa, Portnoy's Complaint (Il lamento di Portnoy), anche quello in inglese.
E mi era piaciuto. Alla pubblicazione fu un grande scandalo perché trattava in maniera esplicita e scanzonata la questione del sesso, o meglio del desiderio, che affligge i giovani. Trovavo che si trattasse della migliore descrizione del tormento che attanaglia noi poveri esponenti del sesso maschile per il lungo (troppo lungo) periodo dello sviluppo e oltre. Lo giudicai inutilmente dettagliato in alcune parti, anche troppo per il mio gusto da lettore perfettino e schizzinoso, ma era un libro sincero.
Patrimony vuole essere altrettanto sincero nel narrare come l'autore affronta l'ultimo periodo di vita del padre. L'autore non è più un ragazzo e la prosa -conseguentemente- niente affatto ossessiva, anzi a volte le pagine sfiorano il resoconto piuttosto che gli stilemi del romanzo.
Lo trovo un buon libro, in linea di massima riuscito, si fa leggere e non è privo di spunti validi o accattivanti; l'idea è ottima l'idea, gli manca forse quel mordente in più ma sono tuttora indeciso se più che BUONO meriti, piuttosto, un voto più alto.
Comunque consigliato.
giudizio libro: OTTIMO!
Colomba

Dacia Maraini

narrativa, letto nell'agosto del 2023
Per quel che ricordo, di Dacia Maraini ho già letto solamente Bagheria, del quale ho una memoria piacevole quanto vaga.
Colomba è meno noto, l'ho trovato tuttavia validissimo, denso e anche, per certi versi, coraggioso.
Alcune soluzioni narrative sono infatti curiose, per esempio per il reiterato intervento dell'autrice come personaggio, che temevo risultasse stucchevole e invece diventa presto convincente, oppure la quantità delle digressioni, che possono suscitare anch'esse un primo dubbio sulla fruibilità della lettura, anch'esso infondato.
Queste deviazioni dal percorso divengono storie a sé che tuttavia, come attente ancelle, danno corpo e struttura a quella che si configura come un'epopea non solo familiare ma di un intero territorio, sia per le vicende umane che per la natura e il paesaggio, i quali sono assumono un ruolo di primo piano e sono trattati in maniera magistrale. A volte, anzi, il mondo delle montagne sembra l'unico rifugio, duro ma onesto, in un mondo di uomini descritti con impietoso cinismo nelle loro debolezze e, ancora di più, deprecabile egoismo.
In questo, Dacia Maraini sembra avere un occhio di riguardo per le donne che subiscono la prepotenza di un mondo patriarcale al quale sembra impossibile opporre una reazione.
L'uso bilanciato del dialetto è un altro strumento che contribuisce alla perfezione del risultato finale, infondendo vita e calore alle scene che si svolgono negli ambienti domestici e nella natura degli Abruzzi.
Non si tratta di un libro di grandi dimensioni, l'edizione che ho in mano è generosa ma i caratteri sono grandi e le spaziature tra i paragrafi abbondanti, tuttavia comunica la necessaria profondità con maestria, senza mai essere né pesante né didascalico.
Attorno a una vicenda apparentemente primaria, ma che si rivela via via essere una sorta di espediente, si avvolge dunque un rampicante dai mille risvolti e dalle molte, vivaci sfaccettature.
Non ultima, una riflessione dolce e familiare sul raccontare storie e, specularmente, sulla letteratura come tale, si insinua prepotente nelle pagine, entrando e uscendo nel e dal tessuto della narrazione per bocca della narratrice-personaggio.
Cercando una parola per sintetizzare la forma del libro, il termine "corale" vien da sé.
Insomma, ottimo!
giudizio libro: OTTIMO!
Cronaca Familiare

Vasco Pratolini

autobiografico, letto tra agosto e settembre del 2023
Come per Roth e per la Maraini, anche con Pasolini non sono al mio primo approccio. Un felice approdo lo avevo già sperimentato con Metello, lettura delle scuole superiori, probabilmente la quarta, che apprezzai tantissimo.
Cronaca Familiare è uno scritto assai diverso in quanto prettamente biografico: si tratta di un commosso omaggio al fratello dell'autore e al difficile e breve rapporto tra i due.
Fu breve perché vennero sostanzialmente separati in giovanissima età e per la precoce morte del più giovane, non troppo lontana dal ricongiungimento.
Stringato è il testo, quasi in forma di diario, seppur sentito e sufficiente a tratteggiare l'atmosfera nella quale si svolgono le vicende dei due ragazzini -prima- e uomini -nella seconda parte-.
Il desiderio di mantenere vivo il ricordo del ragazzo, sensibile e sfortunato, si percepisce in ogni pagina di questo corto ed appassionato libro.
giudizio libro: BUONO
Breakfast at Tiffany's (Colazione da Tiffany)

Truman Capote

novella/racconto, letto in lingua originale (inglese) nel giugno-luglio 2024
Di Truman Capote ho già letto l'eccellente "A sangue freddo".
"Colazione da Tiffany" è di tutt'altra specie, non l'ho trovato splendido come mi era stato descritto, comunque il talento di Capote vi si legge indiscusso. Non sono un grande amante dei racconti perché difficilmente un numero limitato di pagine concede il respiro del "grande libro", eppure qui si trova quel quid che rende la narrazione accattivante. Il testo gira attorno alla descrizione psicologica del personaggio femminile e forse poteva andare più a fondo... insomma, il libro lo consiglio vivamente anche se non mi sento di dare un OTTIMO, però... ci si avvicina.
giudizio libro: BUONO
Riportando tutto a casa

Nicola Lagioia

narrativa, Einaudi, letto nel luglio-agosto 2024
Con questo Lagioia inizia una vacanza letterariamente poco fortunata: non ho incontrato, purtroppo, un libro indimenticabile.
"Riportando tutto a casa" è un buon lavoro, indubbiamente, ha altresì vinto il premio Viareggio-Rèpaci, ma quello che non riesco ad apprezzarvi è l'eccesso di riferimenti a un preciso decennio, quello degli anni Ottanta e del denaro facile, le considerazioni trite, già abbondantemente scontate all'epoca della pubblicazione (e per questo mi chiedo il perché del premio), fortemente critiche nei confronti di certi costumi nati e consumatisi in tempi relativamente brevi, un'Italia che cresce sulle radici di mali nascosti.
Vi si aggiunga una struttura non felicissima, una certa carenza di pathos e di mordente, insomma, si legge ma rimane poco impresso.
Vale la pena tuttavia di segnalare un fatto: il testo passa da momenti relativamente banali a intuizioni eccellenti, per cui vi compaiono periodi interessantissimi con parole felicemente accostate, ma senza continuità, a volte sembra essere stato rivisto in maniera non costante. Se cercate una ragione per leggerlo, certi bei periodi possono essere una di queste.
giudizio libro: BUONO
La fine è nota

Geoffrey Holiday Hall

giallo (sui generis), letto ad agosto 2024
Convinto da un commento di Sciascia, ho letto piuttosto rapidamente questa sorta di giallo, la cui forza non ha niente a che fare col crimine in sé, quanto piuttosto col topos del "viaggio", materiale e al tempo stesso interiore, del protagonista della storia.
Devo dire che -come nel caso di Colazione da Tiffany- si tratta di un buon libro che deve molto alle capacità dell'autore ma che non sono riuscito ad apprezzare pienamente.
Inoltre, ho trovato il finale poco credibile, così come il ruolo delle forze dell'ordine sembra del tutto inefficace nonostante un loro diretto interessamento.
In effetti, in un certo senso "la fine è nota", ma alcune situazioni sembrano artificiose allo scopo di giungervi. Appassionante, sì... consigliato... sì ma non necessariamente.
giudizio libro: INSUFFICIENTE
Il mare verticale

Giogrgio Saviane

iniziato e interrotto nell'agosto del 2024
Non dubito del fatto che Saviane, come precisa la copertina, abbia rinnovato la letteratura in Italia con stilemi tutti nuovi, tuttavia buona parte del fraseggiare mi sembra vuoto, spesso troppo impreciso -nel senso di "anti-scientifico", un pot pourri psichedelico con poca sostanza.
Libro abbandonato dopo una trentina(?) di pagine, forse lo continuerò per una certa curiosità che pure stimola ma ho pessimi presentimenti.
giudizio libro: BUONO
Le strade di polvere

Rosetta Loy

narrativa, Einaudi
Rosetta Loy è certamente una scrittrice dotata per la narrazione, ma la maledizione che mi ha colpito nell'estate del 2024 non ha avuto termine con "Le strade di polvere": anche questo volume non mi ha stupito, solamente condotto placidamente verso la fine col suo raccontare sapiente.
Se lo stile è impeccabile, la storia si risolve in una serie di fatti narrati senza grandi passioni (nel lettore, forse vi erano nelle intenzioni della scrittrice), fino ad assomigliare a un elenco di fatti salienti nelle biografie dei protagonisti, che coprono 3-4 generazioni avvicendatesi attorno alle polverose strade di un paesello del Monserrato.
Leggibile quindi, sì, d'altro canto la collana Einaudi qualche garanzia nella selezione delle opere la dà sempre, ma avrei voluto trovare di meglio.




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