Corviale, “Terra Mater” di rigenerazione e sperimentazione

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Il Nuovo Corviale, complesso di appartamenti popolari costruito dal 1975 al 1984, è a tal punto simbolo di degrado architettonico da suscitare la leggenda metropolitana del suicidio del suo ideatore, Mario Fiorentino, alla vista di cotanta mostruosità.
Un mostro sì, tant’è che è stato ribattezzato “il Serpentone” per via dei suoi 958 metri che sferzano la campagna ricordando, come nelle intenzioni dell’architetto, le cinte murarie romane.

Un’altra storia che aleggia attorno alla struttura è quella d’esser creata di lunghezza e imponenza tali da costituire uno scudo contro il soffiare del Pontino, vento che concedeva una brezza fresca alle afose estati romane.


“e qualcuno si gira a vedere
Corviale che prende il volo
e si tiene il cappello con le mani
accanto a una donna
che prega l’eclissi di periferia
rumore assordante rimbalza fra i palazzi”

Canta così Max Gazzè in Eclissi Di Periferia, avvalorando la tesi del musicista corvialino Mirko Ceccaroli per il quale “chi non abita a Corviale non sa cosa sia il vento…”.
Dal testo della canzone di Gazzè trapela inoltre la volontà di veder mutare lo stato, all’apparenza stagnante, nel quale riversa ‘l’enorme macchia nera’; in tal modo viene definita proprio da uno dei suoi abitanti nel documentario di Marco Danieli Il silenzio di Corviale, che è possibile visualizzare all’indirizzo http://www.marcodanieli.eu/videos_ilsilenziodicorviale_fulllength.html

Silenzio.Corviale

L’inviso silenzio desertico del complesso sta per esser colmato: l’organizzazione Latitudo Art Projects ha organizzato per domani, il 10 giugno, Terra mater, una giornata dedicata all’arte contemporanea che si snoderà per il corpo sinuoso della ‘città orizzontale’.
La direttrice artistica Benedetta Carpi De Resmini e le curatrici Paola Farfaglio e Marina Pietrocola hanno chiamato a partecipare vari artisti, alcuni del luogo, come il già citato Mirko Ceccaroli, Monica Melani, Filuccio Risoli, Matteo Fella e Fabrizio De Sibi. Essi, come la loro amata Roma ‘senza nostalgia’, hanno seguito ‘la modernità’ assieme all’artista romana Guendalina Salini: parteciperanno tutti alla sua passeggiata sonora, inno alla comunità e agli spazi di Corviale, attentamente studiati con la registrazione dei suoni che il Serpentone racchiude nelle sue spire e che sono stati collezionati con la collaborazione di Marco Stefanelli, Giulia Anita Bari e Federico Pascucci.
Con la messa a punto di vari laboratori didattico-creativi per gli abitanti del luogo, questi ultimi sono usciti dal “ghetto che li chiude e li esclude dal mondo esterno” per aiutare il risorgere di un terreno fertile per la socialità, mancante nel bastione corvialino.

Corviale.da_staccionata

La rigenerazione è insita d’altronde in quel suolo. Prima del serpente di cemento vi imperava un altro rettile squamato, attributo della dea italica della fertilità Cerere, alla quale i Fratres Arvales dedicavano riti propiziatori; l’attuale Municipio XV di Corviale si chiamava difatti Arvalia.
La performance dell’artista ucraina Yaryna Shumska vuol essere un’attualizzazione di tali celebrazioni. Ospitata nel Teatro Corviale, diffonderà in platea i profumi della terra e germogli di piante aromatiche, dinnanzi all’installazione co-creata dall’artista spagnola María Ángeles Vila Tortosa con un collettivo corvialino.

programma.evento

Lasciatevi trasportare dalle musiche e dall’aroma di Corviale: non è ‘questo mostro’, non è ‘solo delinquenza, emarginazione’ ma è anche ‘tanta libertà’ volenterosa di cambiare la stasi che l’ha condotta a “mordersi la coda”.

Giulia Rustichelli


Informazioni utili

10 giugno 2021 17:30-20:00 a Nuovo Corviale, Roma
è necessario prenotarsi all’indirizzo art@latitudoartprojects.net
Per la passeggiata sonora di Guendalina Salini munirsi di smartphone e auricolari. A coloro che non lo possiedono verrà dato in dotazione un MP4 con auricolari.
Sito web degli organizzatori: https://www.latitudo.net/