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Colosseo
L'Anfiteatro Flavio, universalmente noto come Colosseo (nome che risale al Medioevo), è il più importante e grande monumento dell'antica Roma. La sua costruzione venne iniziata da Vespasiano nel 72 d.C., nello stesso luogo in cui si apriva lo stagnum (lago artificiale) annesso alla Domus Aurea e inaugurato da Tito nell'80 (il padre Domiziano morì l'anno precedente), completato nella parte sommitale da Domiziano e restaurato da Severo Alessandro, che rifece il colonnato della "summa cavea". Dal nome dei tre imperatori della casa Flavia l'anfiteatro venne chiamato Flavio. In seguito prese il nome di Colosseo, circa nel VII secolo. Riguardo la derivazione di tale nome si ipotizza sia dovuto o alla mole del monumento o alla enorme statua in bronzo dorato di Nerone (il colosso) che si trova poco lontano. La costruzione del Colosseo rese necessaria una tecnica complessa. Dopo aver prosciugato laghi artificiali che si trovavano dove ora c'è il Colosseo, gli architetti fecero colare la pozzolana (bitume fatto con sabbia di origine vulcanica) spessa 7,50 metri. I muri circolari furono costruiti in tufo (pietra vulcanica) e furono costruite per ovviare al problema dell'enorme mole, piccole cupole che sostenessero i corridoi e le gradinate. Si racconta che durante le feste inaugurali, che secondo gli storici durarono oltre tre mesi, videro la morte molti gladiatori e 5000 bestie feroci. Lo scopo dell'anfiteatro era quello di ospitare spettacoli violenti come i combattimenti dei gladiatori e nel tardo Impero esso venne adibito a "venationes", cacce di belve feroci, che durarono finchè non le soppresse l'imperatore Onorio dopo il 400. La parte esterna era del tutto rivestita in marmo e disponeva di quattro ingressi principali che immettevano direttamente nell'arena, e dalle 80 arcate cui si accedeva ai vari ordini dei posti. L'interno poteva contenere oltre 50.000 spettatori ed è costituito da una terrazza a tre ordini di gradinate. La terrazza che girava intorno all'arena aveva il palco riservato all'imperatore ed era attorniata dai seggi riservati ai senatori, ai magistrati ed alle vestali; la prima gradinata era occupata dai cavalieri; la seconda dai cittadini; la terza e la terrazza che sovrastava l'edificio dal popolo. Si svolgevano nell'anfiteatro vari tipi di spettacoli: combattimenti, giochi, feste acquatiche. Gravemente danneggiato dal terremoto della metà del V secolo, esso venne convertito in fortezza, e durante il medioevo, poiché era interamente rivestito di marmi, venne ben sfruttato dai Pontefici vari che lo spogliarono per poterne utilizzare i materiali per la costruzione di nuovi monumenti. Le dimensioni di come appare il Colosseo oggi sono queste: l'asse maggiore che ne congiunge le curvature della ellisse è di metri 188. L'asse minore è di metri 156. La circonferenza è di metri 527. L'altezza delle gradinate è di metri 57. La costruzione è a quattro piani. I primi tre piani erano ad arcate su pilastri che delimitavano delle nicchie, ognuna delle quali conteneva una statua in marmo di una divinità o di un personaggio importante. Il quarto piano è decorato di lesene e mensole. Oggi quindi possiamo solo avere una idea della magnificenza dell'antico monumento nella sua interezza. La sua bellezza viene messa in risalto la sera quando una potente illuminazione valorizza l'intera struttura con i tre tipi di colonne: doriche, ioniche e corinzie. Dagli ultimi piani è pure incantevole la vista su Roma, specie sul Foro. Si possono anche vedere l'Arco di Costantino, le colonne e l'abside del Tempio di Venere e di Roma, il campanile romanico della chiesa di Santa Francesca Romana e le magnifiche proporzioni dell'Arco di Tito. Nonostante la bellezza della costruzione, è difficile, guardando l'arena, non pensare alle migliaia di uomini e animali che vi morirono in modo violento solo per il piacere della folla. Papa Pio IX farà erigere una grande croce di legno allo scopo di santificare il luogo. Le dimensioni dell'arena sono di 76 metri per 46. Oggi sono ancora visibili gli spazi riservati agli ascensori destinati ad issare le belve dalle loro tane ubicate sotto il livello dell'arena, per il terrificante spettacolo; gli ascensori erano manovrati dagli stessi condannati a forza di braccia. |
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