Nota: è vietato utilizzare le immagini della presente pagina web senza espressa autorizzazione dell'autore.

Notice: it is forbidden to use the images of this web page without explicit consent by the author.

I laghi della Carinzia in bicicletta

Introduzione

Quest'anno ci decidiamo a tornare in bicicletta (vedi 2008) con un percorso molto più leggero, se non altro per goderci di più le soste, così scegliamo un viaggio "per famiglie". Inoltre, ci lanciamo nell'impresa di raggiungere l'Austria in macchina, con una sosta a Padova per non arrivare stravolti.
Da segnalare che due malcapitati hanno deciso di unirsi a noi. Bah, chi glielo ha fatto fare???

i nostri malcapitati compagni di viaggio
i nostri malcapitati compagni di viaggio


Eccoci, a Padova:

noi... ancora interi
noi... ancora interi

A voi la cronaca...

Giorno 1: Roma - Padova

Partenza: ore 04:00, roba da pazzi (ma vai a farlo capire...)!!! Se non altro, arriviamo a Padova in mattinata, in tempo per vedere la città, splendida, la chiesa del Santo, il Parco della Valle e la Cappella degli Scrovegni (di Giotto). Ne valeva la pena.

Palazzi intorno al Parco della Valle, Padova
Palazzi intorno al Parco della Valle, Padova

Senza dilungarmi, mi sento costretto a sottolineare che l'accoglienza a Padova è stata di livello pessimo, la peggiore in assoluto che abbia mai sperimentato, seconda solo a quella che anni fa ci deluse, anni fa, a Marina di Pulsano.
Dall'albergatore che non ci ha restituito i documenti perché lo fa solo a fronte del pagamento (mai successo prima... eppure mi avrebbe fatto comodo avere un documento appresso, o no?), a un ristoratore che ha fatto di tutto per farci cambiare idea sull'ordine (mai vista tanta insistenza) col solo fine di farci pagare di più, peraltro a fronte di una cucina pretenziosa quanto deludente, un servizio pessimo (non è arrivato tutto), ben condito anche da una discreta dose di arroganza...
A dirla tutta, anche l'albergo dimostrava cura e manutenzione pressoché nulle. Che delusione...

Giorno 2: Padova - Spittal

Non ci vuole molto a raggiungere Spittal, e devo dire che qui la musica cambia subito, assieme al clima che diventa fresco, quasi primaverile: ci sentiamo rinascere fisicamente e spiritualmente, alla vista dei boschi che si affacciano sui fiumi e sui laghi nelle valli.
L'hotel Ertl è dotato di piscina, circondato dalla splendida vista delle Alpi, e subito ci lanciamo in qualche tuffo; poi sfruttiamo i saldi incredibili del centro commerciale a due passi dall'albergo ma, soprattutto, entriamo nella prima pasticceria disponibile. Oh, sublime visione e... degustazione.

Giorno 3: Millst�tter See - Spittal

L'altra arma contro l'affaticamento da bicicletta è stata quella di scegliere un viaggio con due giornate "circolari", ovvero con rientro nello stesso albergo, il che consente, volendo, di accorciare i percorsi (o di oziare invece che prendere le biciclette).
Questa è la prima giornata "circolare", e comunque decidiamo di effettuare tutto il giro del lago Millst�tter. Bello, poco frequentato, tenuto benissimo, poco inquinato, una gioia farci il bagno e rinfescarsi all'ombra della foresta che lo costeggia, soprattutto lungo il lato sud.

bagno nel lago Millstatter
bagno nel lago Millstatter


Al "giro di boa" (più o meno a metà percorso), purtroppo "il Gatto" -sapete di chi parlo, vero?!- ha deciso di precipitare in un fosso, tra le ortiche carinziane. Tanta paura ma niente di rotto... Per fortuna che poco dopo ci siamo fermati per il pranzo, in un ridente paesello organizzato per turisti.

il lago Millstatter
il lago Millstatter


Dopo pranzo abbiamo affrontato il già menzionato lato sud, ricompensati di quando in quando da un cespuglio di lamponi.

Giorno 4: Spittal - Villach

Seguiamo la Drava (per gli austriaci "Drau") per raggiungere Villach.

la campagna intorno a Spittal
la campagna intorno a Spittal


Si procede lungo le classiche piste ciclabili, spesso anche pedonali (il percorso non è selvaggio come quello nella Foresta Nera, i centri abitati sono più numerosi), comunque la vista è sempre una gioia, tra prati curatissimi, grandi spazi e parchi giochi -ci sono più giochi per bambini che negozi, per fortuna!-
Il bagno nella Drava è necessario, e tutto il tempo siamo stati seguiti, perfino in acqua, da uno strano pennuto. Ho deciso, vista la sua educazione e la sua attitudine per le relazioni sociali, che deve trattarsi del re della Drava.

bagno nella Drava, con il re del fiume
bagno nella Drava, con il re del fiume


Raggiungiamo Villach per una splendida sorpresa: l'hotel "Romantik Post" è STUPEFACENTE.

parte della stanza, hotel Romantik Post
parte della stanza, hotel Romantik Post


Anzi, ho il sospetto che la nostra stanza fosse tra le ultime disponibili, quelle che magari si tengono per prezzi più alti, essendo una via di mezzo tra una matrimoniale e una suite, con tanto di studiolo separato e sanitari in ottone nel bagno. Purtroppo per loro, i nostri compagni di viaggio dormono altrove: mai fu più vero che "chi primo arriva meglio alloggia" (avevamo prenotato il viaggio molto prima)...

noi, sul ponte a Klagenfurt
noi, sul ponte a Klagenfurt


Discreta cena in un posticino chiamato 'Bacchus', segue un giretto in centro (piccolo ma bellino).

Giorno 5: Villach - Klagenfurt

Questa tappa è stata resa più agevole dall'organizzazione, che prevede di utilizzare il treno da Velden (sul lago) a Klagenfurt (dall'altra parte dello specchio d'acqua). Con soli 29 km in sella, anche se con diverse salite, in effetti risulta un percorso tranquillo.
La tappa ha una sosta divertente al Castello di Rosegg, della famiglia Lichtenstein (sì, quelli dello staterello), dove si trovano un piccolo museo delle cere e, nel parco, due labirinti. Non facilissimi, devo dire. Comunque il primo lo abbiamo finito presto... barando... Per la cronaca, c'è un parco zoologico ma non ci siamo andati.

una cera nel castello di Rosegg
una cera nel castello di Rosegg


La sosta a Velden è in parte deludente; in effetti, la cittadina è ben tenuta come ogni centimetro dell'Austria; il problema sta nel fatto che nelle vicinanze non si trova un solo accesso libero al lago, e francamente di pagare per stare in un posto solamente un'oretta quando gli altri neanche vogliono bagnarsi mi sembra un'assurdità. Inoltre, il lago è attraversato continuamente da motoscafi e piccoli traghetti, l'acqua è palesemente meno pulita che nel Millst�tter See e c'è molta più gente. In due parole, Velden è un luogo "molto più turistico". E per i miei gusti, assai meno appetibile.
A proposito di gusti, qualcuno di noi ha avuto la pessima idea di ordinare una pizza a pranzo. Ah, ah, ah!
Il treno è un poco in ritardo (ma come? Crolla un mito!), comunque arriviamo a Klagenfurt soddisfatti della giornata.

la piazza nel centro di Klagenfurt
la bella vista sulla piazza nel centro di Klagenfurt, durante la cena



Giorno 6: Klagenfurt - W�rther See - Klagenfurt

Ultimo giorno in bicicletta, che prevede un passaggio in traghetto fino a Velden e rientro su due ruote. Decidiamo di non arrivare fino a Velden, dato che ci siamo già stati, bensì di scendere a Dellach.
Da qui, troviamo presto uno dei pochissimi accessi liberi al lago, e ci sfoghiamo con un bagno fantastico con tanto di circumnavigazione di un'isoletta.
Le rive sono circondate da un canneto ma ci sono anche un paio di accessi. Qui costruirei volentieri la mia palafitta per la vecchiaia.

Passiamo peraltro per il paesino di "Maria Worth", con annessa chiesa vista-lago e cimitero bello quanto un giardino botanico in fiore. Solo l'idea che dovremo tornare nelle nostre squallide case di città fa accapponare la pelle, sob!

Maria Worth sul Worther See
Maria Worth sul Worther See


Rientriamo a Klagenfurt con l'intenzione di vedere qualche negozio, tuttavia non resistiamo alla tentazione di accedere a MINIMUNDUS, il che ci toglierà (piacevolmente) il resto della giornata: trattasi di un parco con la ricostruzione dei principali monumenti dei 5 continenti. Godetevi le fotografie...

Minimundus a Klagenfurt Minimundus a Klagenfurt
Minimundus a Klagenfurt Minimundus a Klagenfurt



Giorno 7: Klagenfurt - Tarquinia Lido (!)

L'idea era di fare una sosta a Ferrara o a Bologna, ma a quanto pare non ha incontrato il favore del Gatto e così abbiamo sofferto una singola tirata fino a Tarquinia Lido.
Unica fortuna, aver deviato per la Firenze-Siena. In effetti, pochi metri dopo, sull'Autostrada iniziava un inferno di traffico paralizzato... paradossalmente, siamo arrivati molto prima noi a Tarquinia che i nostri compagni a Roma!

Per oggi è tutto...
Un salutissimo dal vostro affezionatissimo Ubi aka Umberto Rustichelli   


Index / Indice       Homepage (ITALIANO)       Homepage (ENGLISH)