Il cambiamento possibile. Comprendere e guidare il cambiamento nella società contemporanea
Letizia Ciancio
saggio, letto a gennaio 2022
Dopo il brillante "Essere padre, essere madre", della stessa autrice, ho voluto
affrontare il secondo volume di quella che, nelle sue intenzioni, dovrebbe
costituire una trilogia (non so dire se il terzo scritto sia in gestazione).
Per quanto interessante, questo nuovo lavoro sembra correre nei meandri di molti
argomenti chiarendo molto bene alcuni punti ma accennando troppo, per ragioni di spazio,
ad altri, pur fornendo una certa quantità di riferimenti importanti.
Insomma, un libro ben fatto ma a volta poco bilanciato, che potrebbe non centrare il
bersaglio: troppo poco per uno specialista, che probabilmente già
conosce gli autori citati, e troppo (e troppo accennato) per un lettore
"di passaggio" nel genere quale io sono.
Mi sento di consigliarlo, però, a chi patisce un momento di sbandamento e dubbio:
Letizia saprà indicargli una valida prospettiva per riflettere sulla propria
condizioni e su come affrontare un possibile... cambiamento!
L'anno della lepre
Arto Paasilinna
racconto lungo, letto tra gennaio e febbraio 2022
Il tema centrale di questo lavoro si intuisce e si apprezza facilmente,
il testo scorre che è una bellezza.
Apprezzo il fatto che Arto Paasilinna non consideri questo e altri suoi
libri dei romanzi bensì novelle, del romanzo non hanno il più
ampio respiro.
Detto questo, si toccano concetti di una certa importanza con leggerezza,
forse troppa leggerezza, per quanto spietatamente ironica. È un
elogio alla libert` e all'anima dell'uomo che riscopre le sue
autentiche origini, opposte alle dolci costrizioni della vita moderna
e alle sue superflue sovrastrutture.
Dicono che ci sia molta Finlandia, mi fido ciecamente. Da leggere
ma non necessariamente.
Puzzle
Franck Thilliez
thriller, letto a gennaio 2023
Se amate i thriller e le atmosfere paranoiche, probabilmente questo libro fa per voi.
Dico "probabilmente" perché non conosco il genere, se non per aver letto, tanti anni fa, "IT",
di Stephen King, che per me rimane un capolavoro assoluto e che non ascriverei banalmente
al solo genere thriller o horror.
Tornando a Puzzle: ben scritto, in uno stile semplice,
inevitabilmente pensato per una fruizione veloce dai ritmi serrati, si fa divorare.
Nel suo genere, soffre di un problema: il lettore sospetterà qualcosa abbastanza presto e
intorno ai due terzi del testo si arriva a capire dove la storia andrà a parare; ciononostante,
la spinta ad arrivare fino in fondo non si esaurisce.